Javorcic: "Anche dopo il gol preso ero fiduciso, fatto un percorso importante nell'ultimo periodo. Cheryshev? Un innesto importante"

01.10.2022 16:23 di Davide Marchiol Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Javorcic: "Anche dopo il gol preso ero fiduciso, fatto un percorso importante nell'ultimo periodo. Cheryshev? Un innesto importante"

Mister Ivan Javorcic ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 1-4 del suo Venezia contro il Cagliari all'Unipol Domus. Queste le sue dichiarazioni.

L'analisi del match:

"Onestamente difficile pensare inizialmente di venire a Cagliari e fare un risultato così netto. Ero fiduciso sul percorso della squadra e anche dopo il gol subito non ho avuto particolari timori. soprattutto per il nostro percorso dell'ultimo periodo. Nell'intervallo i ragazzi erano un po' giù ma gli ho detto di continuare come stavano facendo. Gli episodi poi sono cambiati e abbiamo vinto. Sono contento dei ragazzi per tutto quello che hanno fatto in questi due mesi. Abbiamo dovuto assorbire tanti momenti negativi come detto in modo onesto prima della partita da mister Liverani. Una bella vittoria, d'impatto, iniziamo a raccogliere i frutti del nostro lavoro".

Oggi Cheryshev mattatore:

"Non ha bisogno di grandi presentazioni o conferme. Il nostro lavoro da quando lo abbiamo conosciuto era metterlo in condizioni giuste per farlo esprimere. In allenamento ora ha raggiunto un livello tale che solo la partita può fargli alzare ulteriormente il livello. E' stato un innesto molto importante, siamo contenti di averlo, ora ha iniziato un percorso fatto anche di minutaggio, migliorerà lui e noi con lui".

Le difficoltà iniziali:

"Spesso con i giornalisti a Venezia scherzavo e magari anche a campionato iniziato mi sembrava talvolta di essere nei primi giorni di ritiro, quindi ancora a Rogla, con la differenza che era cominciato il campionato. Nel nostro percorso siamo alla prima o seconda giornata per quello che è stato il percorso difficile di questa squadra. Abbiamo ancora tante cose da migliorare, ma ho fiducia nel percorso, ho sempre avuto una visione chiara di dove si può andare e dove si può arrivare, ma ci vogliono lavorare e pazienza".

In che lingua parla con i ragazzi della squadra?

"Per l'80% parlo inglese, per il 20% italiano. Poi cerco anche di imparare da questi ragazzi lo spagnolo e il francese. Questa esperienza con questi ragazzi è globale, è uno dei motivi per cui ho accettato una sfida così difficile, mi piace lavorare su un gruppo così complesso".