Reyer, Spahija: "La pausa non mi piace ma dobbiamo adattarci, Parks deve fare un ultimo esame"
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Coach Neven Spahija ha presentato in conferenza stampa il match della Reyer Venezia contro Scafati. Queste le sue parole.
La settimana:
“Dopo questa pausa lunga dobbiamo giocare, abbiamo lavorato questa settimana e ora continuiamo con questo ritmo. Giocheremo adesso una volta a settimana, a me sinceramente questa seconda pausa non è piaciuta, però è così, dobbiamo adattarci e proseguire, giocheremo una gara complicata con tutti i ragazzi a disposizione tranne Parks. Dovremo giocare la nostra pallacanestro”.
La pausa:
“Sicuro che questa pausa non mi piace, non so per cosa sia utile fermarsi in questo momento della stagione, tutti abbiamo nazionali, non solo noi a Venezia, penso che le nazionali organizzate così non funzionino come funziona nel calcio. La mia posizione è un po’ quella di tutti i colleghi ma dobbiamo adattarci”.
La trasferta a Scafati:
“Giocano molto bene in casa, un campo durissimo, hanno un roster lungo ora, con tanto talento”.
Si è spiegato perché abbiano un rendimento diverso in casa e fuori?
“Non è l’unica squadra a cui succede, ci sono diverse squadre che vanno a due velocità in casa e in trasferta”.
Con una partita alla settimana cosa cambia?
“Pensiamo alla prossima partita con più continuità e intensità, dobbiamo lavorare individualmente, anche la nostra squadra ha avuto tanti infortuni, da gennaio abbiamo un roster più completo con Heidegger e Kabengele. Siamo più competitivi e sfruttiamo gli allenamenti extra per giocare meglio”.
TVS Alberto Bison - Parks quando tornerà?
“Parks ha fatto una risonanza magnetica e l’infortunio è smaltito, però deve fare un ultimo esame e poi potremo programmare il ritorno e il suo ricondizionamento”.
I tre nazionali come sono tornati?
“Bene, Casarin ha avuto un po’ più di tempo per recuperare rispetto a Tessitori e Spissu ma non mi posso lamentare”.
Come vede la lotta per i primi posti?
“So quello che vogliamo noi e vogliamo rimanere là, è un obiettivo dal primo giorno”.