Vanoli: "Orgoglioso dei ragazzi, questo è lo spirito da cui ripartire"

La conferenza stampa dell'allenatore Paolo Vanoli dopo la partita playoff tra Cagliari e Venezia terminata con il risultato di 2-1
27.05.2023 23:59 di  Flavio Zane   vedi letture
Vanoli: "Orgoglioso dei ragazzi, questo è lo spirito da cui ripartire"

L'allenatore Paolo Vanoli è intervenuto nella conferenza stampa post Cagliari-Venezia del primo turno playoff, terminata con il risultato di 2-1 per la compagine sarda. Una sconfitta che estromette gli arancioneroverdi dalla corsa per la Serie A. Di seguito le parole del tecnico lagunare.

Dopo i due gol ravvicinati del Cagliari, nella ripresa il Venezia non ha demeritato e ha sfiorato il pareggio: quanto è orgoglioso della reazione e quanto è rammaricato?

"Sono orgoglioso di questi ragazzi. Noi un mese fa questi ragazzi erano ultimi in classifica. Abbiamo costruito tanto per arrivare a questa partita che per noi era un sogno. Ce la siamo giocata bene: siamo partiti anche bene, ma poi alle prime difficoltà, abbiamo dimostrato il gap di esperienza rispetto al Cagliari e sul quale dobbiamo crescere. Queste partite servono in questo senso. Siamo andati in difficoltà: negli spogliatoi a fine primo tempo ho detto ai ragazzi di non perdere la testa perché se poi segniamo un gol mettiamo paura agli avversari. Questo è successo; abbiamo provato a ottenere il pareggio in tutte le maniere ma non ci siamo riusciti. Però ho solo da fare i complimenti ai miei ragazzi che oggi non devono essere delusi. Dev'essere un punto di partenza per quella che è un avventura nuova di costruzione del Venezia".

Dopo aver visto la prestazione incolore di Andersen lo rimetterebbe di nuovo in campo dal 1' minuto?

"Si, non cambierei niente. Penso che il primo tempo siamo partiti bene dove c'è stata una situazione dove non abbiamo visto Candela libero da solo dall'altra parte. Dopo quello che forse abbiamo sbagliato è che dopo l'1-0 abbiamo un pò perso le misure. Ma questo è normale per una squadra che era partita bene e si trova sotto. Il Cagliari è una squadra esperta, forte e che sa gestire questi momenti molto bene. Però se andiamo a vedere il secondo gol sono i dettagli che fanno la differenza. Sono scivolati in due e dopo Lapadula ha fatto gol. Se gli regali questo poi diventa difficile. A parte questo noi ci abbiamo creduto fino in fondo e i nostri tifosi devono essere orgogliosi di questi ragazzi. Fino all'ultimo hanno provato a fare di tutto per stare in partita. Questo vuol dire che lo spirito è quello giusto per riprendere l'anno prossimo con qualcosa in più".

Il Venezia che incontro il Cagliari al Penzo era con l'acqua alla gol. Ora questa squadra è formato playoff: quanto questo percorso la inorgoglisce?

"In quella partita il Cagliari fece un pò meglio di noi ma per entrambe fu forse la partita della ricostruzione. A loro mancavano tanti elementi, noi dopo 10' minuti abbiamo perso Jajalo, uno dei nostri giocatori più importanti. E da li abbiamo dovuto riprogrammarci per l'ennesima volta in questa stagione. Ho detto ai ragazzi di guardarci indietro e vedere cosa abbiamo fatto, perché secondo me hanno fatto qualcosa di straordinario. Questa partita ci serviva a che punto siamo quanto squadra forte. Penso che la differenza sia stata quella del primo tempo. La gestione all'interno della partita dei momenti di difficoltà: noi non siamo riusciti a rimanere nel frangente squadra. Poi nel secondo tempo sono stati strepitosi. Hanno fatto una grande partita contro una grande squadra attrezzata per continuare questo cammino importante".

Cosa serve ora al Venezia per essere protagonista nella prossima stagione?

"Sicuramente correggere gli errori fatti quest'anno. Però faccio i complimenti al club per come ci siamo allineati e abbiamo lavorato come gruppo. Ora a mente fredda dobbiamo analizzare gli aspetti dove possiamo migliorare da squadra per essere un passo alla volta sempre essere più competitivi. Indipendentemente da questo, noi siamo un gruppo giovane che oggi abbiamo dimostrato voglia, determinazione e attaccamento alla maglia. Venire a Cagliari davanti a un pubblico importante non era facile".