Venezia-Spezia 2-0, UP&DOWN degli arancioneroverdi

Nella quinta giornata di Serie B, il Venezia supera lo Spezia al Pier Luigi Penzo con il risultato di 2-0. L'episodio che indirizza il match si verifica dopo appena 6' minuti, quando Vignali interviene incautamente a centrocampo su Doumbia a piede teso, rimediando così un rosso che lascia i suoi in dieci uomini. Bisogna comunque aspettare fino al 29' minuto per vedere il Venezia sfruttare concretamente il vantaggio numerico, quando Adorante spiazza Mascardi dal dischetto su un penalty procurato per un fallo in area su Haps. Poi, nella ripresa, a mettere in discesa il match ci pensa Korac che, subentrato da pochi minuti, sfrutta a pieno da schema su calcio d'angolo il contro-cross di Hainaut, svettando di testa più in alto di tutti.
UP
2) KORAC
Tra i giocatori esclusi a sorpresa dall'undici titolare, è a sua volta scelto inaspettatamente per entrare insieme ad Hainaut al posto di Venturi, parso pienamente all'altezza della situazione fino a quel momento. Il difensore ex Vojvodina impiega dieci minuti a impattare sull'incontro, segnando di testa da dentro l'area di rigore dagli sviluppi di un calcio d'angolo e mettendo a referto il suo primo gol in maglia arancioneroverde, oltre che il primo storico di un calciatore lussemburghese con la stessa maglia. Sette minuti dopo, Korac ci riprova, andando vicino alla personale clamorosa doppietta, negata da una deviazione involontaria di Adorante che salva lo Spezia. Difensivamente, fa sempre il suo e, negli ultimi minuti di match, si apposta a destra di Svoboda, al posto di Schingtienne, posizione per il quale sarà interessante osservarlo con più continuità nel futuro.
1) KIKE PEREZ
Nonostante il Venezia possa beneficiare dell'invidiabile quanto rarissima possibilità per una squadra di giocare praticamente tutta la partita con un uomo in più, gli uomini di mister Stroppa sembrano faticare nel imbastire delle trame veloci che possa sorprendere la squadra spezzina. Se in parte è comprensibile la difficoltà di scoprire una squadra tutta arroccata in area di rigore, la sensazione è anche quella di una difficoltà, non nuova nelle ultime partite, anche dettata da una poca personalità e brillantezza nel assumersi la responsabilità della giocata o della conclusione. Non è però il caso di Kike Perez, il quale, dopo alcuni minuti di studio all'inizio della partita, prende le redini della stessa, toccando un numero sproporzionato di palloni, assistendo i compagni in qualsiasi azione e creando i presupposti per permettergli di produrre potenziali pericoli.
Lo fa sul primo gol, pennellando ad Haps la palla in area e costringendo Mascardi a stenderlo e si ripete in occasione dello schema da calcio d'ancolo con il cross sul secondo palo per Hainaut, il quale poi appoggia in mezzo per Korac. In un occasione, al 69' minuto, tenta anche la soluzione personale, sfiorando la rete con un tiro a giro pregevole. Cassaforte con il pallone del centrocampo arancioneroverde, è probabilmente il giocatore che, con le sue capacità tecniche, permette alla squadra di disinnescare la rete attorno al fortino della porta dello Spezia.
DOWN
NESSUNO
Se da una parte il Venezia trova più difficoltà del previsto a produrre occasioni da rete nonostante la superiorità numerica, allo stesso tempo è adeguato a conti fatti nell'approfittare dell'occasione per avvolgere la squadra avversaria con una tela infinita di passaggi, seppur a volte sterile. E, ancora una volta, se da una parte è difficile giudicare obiettivamente una partita in discesa sin dall'inizio a causa di una condizione sin troppo favorevole, dall'altro è merito di tutta la squadra arancioneroverde l'aver messo in cascina, quantomeno con l'atteggiamento e spirito giusto, tre punti di importanza capitale.
Si può quindi dedurre che, risulti non troppo obiettivo giudicare al meglio le prestazioni dei singoli nel bene, ma anche nel male. Infatti, non ha convinto a pieno la prestazione corale offensiva, ma neppure quella di Compagnon, estremamente volenteroso ma anche arruffone nei suoi 45' minuti nel quale ha provato a mettersi in evidenza con grande impegno in entrambe le posizioni richieste da mister Stroppa nel corso della partita, ovvero da seconda punta e da esterno destro, risultando anche tragicomico in occasione del gol annulato a Busio direttamente dalla bandierina dell'angolo. La sua frazione di match, la prima da titolare in campionato, è dunque tutt'altro che brillante, ma sarebbe forse eccessivo bollararla troppo negativamente, anche appunto per le sopracitate difficoltà collettive mostrate da tutta la squadra nel rendersi maggiormente pericolosi nell'arco dell'intero match.