Venezia, Vanoli: "Lavoro di scarico utile per Pohjanpalo e Tessmann, il Brescia è diventato più squadra"

Mister Paolo Vanoli ha inquadrato la sfida di domani del Venezia contro il Brescia. Queste le parole del mister.
La settimana:
“Fortunatamente stiamo tutti bene, è recuperato anche Candela, per Jajalo e Olivieri siamo vicini, si inizia a vedere la luce. Speriamo di avere presto anche Svoboda. Ora affrontiamo questa sfida difficile, senza pubblico, contro una squadra tignosa, determinata, concentrata, subire zero gol in due partite in questo campionato vuol dire tanto. Hanno cambiato ma Gastaldello ha mantenuto l’ossatura con Cistana e Bisoli che rientrerà quasi sicuramente, con l’inserimento di giocatori interessanti. Hanno forse perso un po’ di qualità offensiva, ma ora sono ancora più squadra. Sarà un altro test di sofferenza e ci dobbiamo stare”.
Una partita da gestire anche sotto l’aspetto mentale:
“Non avere il pubblico magari farà sì che l’aspetto emotivo non si senta, ma dovremo comunque essere bravi a gestire la situazione, con lo stimolo di fare sempre grandi prestazioni, partita per partita, in tutte dobbiamo cercare di dare il massimo e migliorare le nostre giocate”.
Sei ancora alla ricerca dell’equilibrio giusto nel gioco e nell’identità?
“L’identità dipende dall’idea di gioco, non dagli uomini. L’idea di gioco poi sicuramente viene cambiata con i calciatori, perché ognuno ha le sue caratteristiche, ogni centrocampista ha determinate qualità. Quando dico che sto andando a cercare continuità di idee è perché devo riuscire a sfruttare al meglio tutti i giocatori che ho, poi man mano l’idea può svilupparsi diversamente. Cheryshev è differente da Johnsen, come Pohjanpalo è differente da Gytkjaer. Dobbiamo ancora trovare un calcio posizionale, dobbiamo occupare meglio gli spazi e il campo, a volte siamo ancora un po’ attratti dalla palla, non abbiamo la pazienza di gestire il momento. Di settimana in settimana però sto vedendo una buona crescita, l’anno scorso dopo la fine dell’ultimo mese siamo riusciti a essere fluidi indipendentemente dal sistema”.
TVS Giuseppe Malaguti – Un Brescia che sta anche cambiando modulo con un trequartista che può far male:
“Dovremo stare attenti a tutto, sono partiti a quattro, ora con Fares e Dickmann sono passati a cinque in mezzo. Davanti portano l’uno due che indipendentemente dal cambio dietro sanno fare, dobbiamo stare molto attenti dall’inserimento del trequarti, ma anche di Bianchi che è brevilineo e sa saltare l’uomo”.
TVS – Sono arrivati anche i complimenti di mister Gastaldello per le capacità di questo Venezia in transizione offensiva:
“Penso che sia una nostra caratteristica, ai ragazzi ho detto che secondo me una squadra forte deve capire il momento in cui fare la transizione, quando rallentare, per caratteristiche dei giocatori abbiamo a volte la transizione ma siamo forti anche nell’aver pazienza nell’andare a colpire nell’ultimo terzo, Pierini e Johnsen devono diventare bravi nell’uno contro uno, così come ho Cheryshev”.
Tra le linee avete sofferto parecchio contro lo Spezia:
“Nel primo tempo l’abbiamo sofferto molto perché ci stiamo dedicando molto agli aspetti offensivi e abbiamo tralasciato un po’ quell’aspetto, talvolta ci spaventiamo un po’ davanti ai movimenti dell’avversari, più che arrembanti dobbiamo essere squadra. Quelle giocate lì contro lo Spezia, soprattutto all’inizio, c’hanno fatto male, perché talvolta non siamo riusciti a capire i movimenti di Esposito e perché secondo me Tessmann è stato troppo piatto, la sostituzione è stata più tattica, Andersen è riuscito a schermare di più questa situazione. Tanner ha pagato sicuramente anche il viaggio, Andersen però nella ripresa tatticamente ci ha sistemato, non si faceva attirare in avanti, ma faceva da schermo. Quando giochi a quattro non è semplice spezzare e uscire tra le linee. L’unico rischio effettivo poi corso è quando Altare ha spezzato la linea, con Verde che ha potuto trovare lo spazio. È stato un po’ il problema del primo tempo, lo hanno fatto bene e lo Spezia ha qualità per farlo, Antonucci, Esposito, Verde, lo hanno fatto con qualità, in Coppa Italia forse lo abbiamo subito meno perché abbiamo avuto più tempo per provare, siamo usciti con situazioni diverse. Questa però è un’esperienza nel saper soffrire”.
Otto giorni utili per lavorare dopo le nazionali?
“Questi otto giorni sì ci hanno aiutato molto nella fase di recupero più che di lavoro, questa settimana ci è servita per preparare anche la gara di martedì. Il lavoro è stato di scarico più che di carico, quindi anche per i nazionali come Tessmann che ha avuto viaggi lunghissimi o Pohjanpalo che ha speso tanto con la Finlandia è stato utile. Abbiamo preparato la partita più sull’aspetto psicologico e mentale”.
TVS – Potresti già pensare a qualche cambio sabato in vista del Palermo?
“Sono concentrato sul Brescia, quando a Cittadella ho cambiato è perché sono contento delle risposte date dai ragazzi, sono convinto che a Brescia chi entrerà in campo darà tutto per arrivare al risultato. Appena ci saranno i tre fischi dell’arbitro mi concentrerò sul Palermo”.
Olivieri come sta nello specifico?
“Siamo contenti, stiamo facendo un grande lavoro anche con lui, lo stiamo rimettendo in sesto, è come se stesse facendo parte del precampionato. È arrabbiato al punto giusto, i giocatori arrabbiati mi piacciono di più (ride ndr). Stiamo facendo un bel lavoro. Non do tempi di rientro, ho perso la cognizione, il preparatore mi ha detto che sta facendo sfide con Jajalo e le sta perdendo in questo momento (ride ndr)”.