Mariella Santucci: "Penso di poter aiutare la squadra nelle partite in cui bisogna avere continuità di rendimento"
"Abbiamo fatto un mese di pre-season, al momento il roster non è ancora al completo perché alcune giocatrici sogno impegnate con le nazionali. In questo momento abbiamo un modo di giocare diverso rispetto a quello che avremmo in futuro. Stiamo facendo molte cose, quindi il carico di lavoro è importante però stiamo andando bene e siamo tutte abbastanza positive sul lavoro e sulle cose da fare. Quando siamo in campo ci divertiamo e questo penso sia molto importante".
Nelle ultime stagioni hai giocato a Ragusa, una squadra importante. La Reyer è sicuramente un club ambizioso, cosa pensi di poter portare qui a Venezia visto che ha Ragusa hai già giocato ad alti livelli?
"Penso di poter portare continuità. Per me la continuità è stata un fattore importante a Ragusa. Negli ultimi due anni ho disputato entrambe le volte le semifinali dei playoff, quindi ho un po' di esperienza a livello di campionato italiano. Ho giocato delle partite in cui si sente la pressione perché la squadra di Ragusa voleva comunque ottenere risultati di prestigio. Avendo già avuto esperienze di playoff penso di poter aiutare la squadra in questo aspetto".
Cosa ti sei portata dall'esperienza americana?
"L'esperienza americana mi ha permesso di crescere molto sia sotto il profilo umano sia sotto il profilo da atleta. Sono riuscita a lavorare su me stessa e ad essere a disposizione e fare quello che serve alla squadra per vincere. Non sono una giocatrice che segna trenta punti di media, però ho un ruolo in cui devo sempre saper gestire la partita, i suoi ritmi e portare sempre tanta intensità".
Quest'anno la squadra è molto rinnovata e molto giovane. Come vive questa situazione rispetto al subentrare in una squadra con un organico già strutturato?
"Secondo me è diverso, perché non si arriva in un gruppo già fatto e quindi all'inizio è un po' più difficile conoscersi, creare gruppo e capire i movimenti di gioco delle compagne. Per affinare bene tutte le situazioni di gioco ci vuole tempo però secondo me questa situazione può portare le giocatrici ad esprimere maggiormente se stesse. Nel senso che tutta la squadra cresce insieme, all'inizio partendo dalle caratteristiche delle singole giocatrici e poi con il tempo gli stili di gioco si plasmano e diventano un unico stile di gioco che sarà quello della squadra. Però almeno fra noi italiane ci conosciamo già un po' perché più o meno siamo tutte nel giro della nazionale. Quindi conosciamo di ognuna il proprio stile di gioco e questo sicuramente è un vantaggio perché velocizza l'apprendimento del gioco che la squadra dovrà esprimere".
Rispetto alla scorsa stagione l'unica compagna di squadra che ritrova qui alla Reyer è Awak Kuier con cui ha condiviso gli ultimi due anni a Ragusa. Che giocatrice è Kuier? Le ha chiesto qualcosa dell'esperienza in WNBA?
"Abbiamo parlato dell'esperienza americana, in cui non ha giocato molti minuti, ma è stata un esperienza utile per acquisire ulteriore esperienza di gioco e affinare la sua fisicità. Io e Awak siamo molto amiche, in questo mese ci siamo sentite abbastanza e siamo molto cariche di essere approdate insieme alla Reyer. Mi ha raccontato l'esperienza che sta vivendo, un po' di giochi e gli obiettivi di squadra. E' una ragazza super che si adatta a qualsiasi contesto, quindi sono sicura che esprimerà il suo potenziale al massimo".
Si sarebbe mai aspettata di avere una compagna di reparto giapponese come Shiori Yasuma?
"No, però sono curiosa di vedere come sarà questa esperienza. Lei ha già avuto esperienza in Eurocup e quindi sarà molto importante in questa squadra. Soprattutto nel ruolo di playmaker perché sia io che Matilde Villa non abbiamo esperienza a livello di Eurocup ed Eurolega, magari ci affideremo anche molto alla esperienza di Yasuma".
Visto che gioca in Nazionale come pensa che potrebbe migliorare la visibilità del basket femminile?
"Secondo me i social, vista la loro rilevanza negli ultimi anni, possono essere un importante strumento per dare visibilità al basket femminile. Sviluppare anche a livello mediatico il basket femminile, partendo dalla conoscenza delle giocatrici fino ad aumentare la sua esposizione porterà risultati in futuro. Il campionato che negli ultimi anni è migliorato molto, anche rispetto agli altri campionati europei, sicuramente sta contribuendo molto ad aumentare la visibilità del basket femminile italiano".