Niederauer: "Cercavo una figura come quella di Antonelli da un anno. Vanoli? Ha cambiato mentalità"

05.12.2022 15:48 di  Davide Marchiol  Twitter:    vedi letture
Fonte: Giuseppe Malaguti, trascrizione a cura di Davide Marchiol
Niederauer: "Cercavo una figura come quella di Antonelli da un anno. Vanoli? Ha cambiato mentalità"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente Duncan Niederauer, dopo il suo discorso iniziale (rileggilo qui) ha risposto alle domande dei giornalisti. Queste le sue parole.

La situazione di Connolly:

“Al momento non ci sono aggiornamenti, si parlerà e si deciderà nel prossimo mese per arrivare a una decisione a gennaio. Quando si porta ragazzi da un altro campionato c’è sempre una curva di adattamento. Aaron ha avuto difficoltà ad adattarsi, ora con la nuova guida tecnica bisognerà decidere se questo adattamento verrà portato a termine oppure no. Connolly è arrivato in prestito, quindi bisognerà parlarne anche con il Brighton. Ha avuto un infortunio il mese scorso, un problema a una gamba, ma ora la questione è più sul suo adattamento”.

L’arrivo di Antonelli porterà un cambio di strategia sul mercato?

“La strategia non è cambiata, finalmente è sorta l’occasione per portarla a compimento, cercavo da un anno una figura come Antonelli. Menta e Donati sono molto competenti quando si parla di scouting e analytics, Molinaro è un ottimo direttore tecnico, serviva una figura di raccordo tra parte sportiva e parte business. Ci sarà molto lavoro sul mercato di gennaio, sia a gennaio che in estate, serviva quindi una persona di grande esperienza nei rapporti con le altre squadre, forse questo tipo di esperienza ci è un po’ mancata ultimamente”.

Quando tornerà a Venezia?

“Partirò per gli Stati Uniti già domani perché per gli affari le settimane di fine anno sono intense, tornerò tra due settimane per unirmi alla squadra prima e durante Perugia, organizzerò poi qualcosa per tutto il team prima di Natale. Ci sarà una riunione sul ritiro oggi, non siamo così vicini alla firma come è trapelato, ne stiamo parlando, non ho ancora visto nemmeno i termini”.

E’ cambiato qualcosa con l’arrivo di Vanoli?

“Sì, è cambiato qualcosa. La squadra è molto forte sicuramente, quello che posso constatare nella differenza tra A e B in proporzione l’anno scorso a inizio A abbiamo giocato molto meglio, perché venivamo dalla promozione. In B invece abbiamo faticato ad accettare la retrocessione. In secondo ordine sta cambiando la mentalità, quando è arrivato mister Vanoli ha detto che la qualità c’è ma c’è da lavorare sulla testa. Lo sta già facendo con buoni frutti, le richieste del mister sono elevate, chi non le segue non gioca, noto una buona risposta dei ragazzi in questo senso. Inoltre credo che ora la squadra stia giocando come era pensata, basandosi tanto sulla verticalità anziché cercare i passaggi orizzontali. I giocatori sono gli stessi, ma sono cambiati mister, aspettative e mentalità. Poi queste sono valutazioni che cambiano di settimana in settimana, ma se pensiamo che Tessmann e Kofod Andersen, solo per citarne due, erano in panchina costantemente e ora giocano spesso vuol dire che qualcosa nella mentalità è cambiata”.

Deluso dall’eliminazione degli Stati Uniti al Mondiale?

“Per come è costruita la selezione degli USA gli ottavi di finale erano il risultato giusto”.

La gara di Bertinato:

“Sono contento che Bertinato abbia avuto questa opportunità, Vanoli però si basa molto sull’allenamento, dove Bertinato è andato benissimo e il ragazzo è stato fantastico. I nostri tre portieri hanno un legame speciale, Maenpaa ha mandato un messaggio post partita dicendo di essere orgoglioso della gara di Bertinato, così come Bruno ha detto che il ritorno di Joronen sarà importante. Un’altra cosa importante nell’approccio del mister, se sei un giocatore e ti rendi conto che tutti possono partire dal primo minuto capisci anche che se ti impegni tutti possono giocare. Dobbiamo capire di aver avuto delle difficoltà e dobbiamo mettercele alle spalle con speranza”.