Zampano: "Venezia è ambiziosa, non vedo l'ora di iniziare. Sarà una Serie B tosta"
Francesco Zampano è stato presentato quest'oggi alla stampa, il ragazzo è stato prelevato dal Frosinone e dopo 4 anni tra Serie A e Serie B con la maglia ciociara passa al Venezia. Queste le sue dichiarazioni.
Hai parlato con tuo fratello Giuseppe di Venezia?
“Sì certo, lui si trovò molto bene qua e mi ha parlato molto bene di tutto, della città, del contesto. E’ una piazza ambiziosa e non ci ho pensato molto”.
A Frosinone puntavate in alto:
“Quest’anno l’obiettivo erano i playoff, sono stato a lungo a Frosinone, 4 anni, cambiare porta nuovi stimoli, anche se non avevo bisogno di cambiare per averli e dare il massimo. Ora sono qua e non vedo l’ora di iniziare. Primi contatti? Già a gennaio, appena finito il campionato mi hanno cercato di nuovo e ho firmato subito perché sono felice di far parte di questo progetto”.
Il campionato di Serie B di quest'anno presenterà tante squadre di livello:
“Quest’anno sarà probabilmente uno dei campionati più difficili nella storia della Serie B, ci sono tante piazze importanti e che velatamente o meno puntano al ritorno in Serie A come noi. Quando retrocedi dalla A devi restare con la testa giusta, ma siamo tutti i professionisti e non penso che uno rimanga in B se è scontento. Sarà un campionato tosto, non bisognerà esaltarsi dopo tre vittorie di fila e non bisognerà perdere la testa quando i risultati non arriveranno”.
Ci sarà anche l'inizio anticipato, con le prime gare già i primi di agosto:
“Siamo abituati ad andare in ritiro a luglio quando fa caldissimo, sicuramente sarà un fattore ma non dovrà essere un alibi. Logicamente sarà un po’ più faticoso, ce la metteremo tutta per partire al meglio”.
Sarai uno dei ragazzi più esperti del gruppo:
“Il gruppo è la cosa fondamentale della squadra, anche a Frosinone avevamo tanti stranieri, ma tutti bravi ragazzi e professionisti esemplari con voglia di lavorare, come penso anche qua, quindi non credo ci saranno problemi. La maggior parte ancora non li conosco, ma vedo tanta voglia di lavorare”.
Avevi un po' seguito il Venezia l'anno scorso?
“Quando arrivi a un certo punto dove fai tante sconfitte di fila, mi è successo anche a Udine, è una cosa più mentale che fisica. Quando entri in quel tunnel lì è difficile uscirne. Javorcic? Ci ho già parlato, ne parlano tutti bene, poi mi giudicherà e mi utilizzerà come ritiene opportuno, io mi trovo meglio giocando a 4 ma ho giocato anche a 5, Molinaro mi ha insegnato tanto (ride ndr)”.