Venezia-Bari 2-1, UP&DOWN degli arancioneroverdi

La rubrica dedicata agli Up&Down delle partite del Venezia: dopo un primo tempo superlativo, gli arancioneroverdi rischiano grosso nella ripresa
25.08.2025 08:00 di  Flavio Zane   vedi letture
Venezia-Bari 2-1, UP&DOWN degli arancioneroverdi
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In un match al cardiopalma, tra gol, pali, reti annullate (ben tre ai padroni di casa, tutte nel primo tempo) i ragazzi di mister Stroppa concludono i 95' minuti di gioco con l'intera posta in palio in taschino. Se, nel primo tempo, il match è parsa un copia e incolla o quasi del largo successo contro il Mantova in Coppa Italia, nella ripresa la musica cambia radicalmente, con il Bari minaccia costante e il Venezia in maggiore affanno. Merito dei bianco rossi è l'atteggiamento volenteroso e pericoloso messo in campo sino all'ultimo momento, capace di togliere i punti di riferimento ai padroni di casa e obbligare Stankovic a due parata provvidenziali. Oltre agli evidenti meriti del Bari, è altresì lampante il calo di di diversi elementi tra le fila del lagunari, non altrettanto bravi, come nel primo tempo, a interpretare la gestione della gara, così come della palla, complicata da qualche errore di troppo sotto porta, vista e considerata la mole di occasioni prodotte.

UP

3) BJARKASON

Tra quelle che sono comunque le molte note liete della vittoria del Venezia sul Bari, c'è sicuramente l'apporto del centrocampista multiuso islandese. Dopo una stagione di Serie A che, complice un infortunio alla schiena che ha complicato altamente la stagione, con il nuovo corso Stroppa pare pronto a ritagliarsi uno spazio rilevante in stagione. Nel lato sinistro del campo, in concomitanza con Busio, l'islandese ha seminato fuoco e fiamme per almeno un terzo di gara, ricordando i bei tempi con Paolo Vanoli in panchina.

Un gol di destro, a sfruttare la deviazione dopo una prima tiro dal limite proprio del capitano del Venezia, un'altra rete su assist di Franjic, annullata per un discutibile fallo di Adorante in partenza d'azione, nel quale zigzaga davanti alla difesa avversaria, seminando il panico, a cui si aggiungono tante giocate e passaggi di qualità, così come dispendiosi ripiegamenti difensivi. Nella ripresa, nel quale viene spostato anche nella corsia opposta all'uscita di Hainout, il suo contributo rimane alto grazie all'ottimo lavoro di raccordo tra i reparti. Nel complesso, una prestazione convincente che conferma già quanto di buono mostrato nella prima uscita ufficiale fino ad anche poter modificare piani e strategie di calciomercato sul fronte esterni.

2) STANKOVIC

Se nella prima uscita ufficiale della stagione, Plizzari aveva provato a mettere in discussione la titolarità della porta del Venezia con un paio di interventi di grande livello, il portiere serbo ha dato la sua risposta. Gli interventi su Sibilli e ancor più su Reo, oltre a essere un piacere del gioco, lo incoronano sicuramente come miglior giocatore della seconda frazione di gioco, ma anche padrone tra i pali arancioneroverdi. Una prestazione che, per il ragazzo, può essere stata liberatoria dopo il brutto infortunio che ha chiuso con diversi mesi dalla sua naturale scadenza, la scorsa annata. 

1) DUNCAN

La sua disattenzione, coadiuvata con altri compagni, nell'azione del gol de momentaneo pari del Bari, è spazzata via dalla cannonata dalla lunga distanza con il quale supera Cerofolini. Fino a quel momento, aveva persino evitato la soluzione personale, se non in una dimenticabile occasione, preferendo, con merito, il servizio per i compagni. Il gol, determinante per la conquista dei tre punti e primo in maglia arancioneroverde, è il premio alla sua partita, almeno per una buona ora di gioco. Nella ripresa, non giganteggia più come prima, rientrando nei ranghi della partita ordinata. Comprensibile, considerato quanto speso a livello di intensità fino a quel momento, ma che magari potrebbe ancora migliorare con una crescita ulteriore della condizione.

DOWN

2) FILA

Inserito, in coppia con Casas attorno all'ora di gioco, per dare nuova verve l'attaccante ceco pare peccare degli stessi difetti mostrati in diverse circostanze nell'arco della scorsa stagione. Senza dover ripercorrere i suoi trascorsi alla ricerca della causa atavica che motivino ciò per cui difetta, ci si può limitare a sottolineare come Fila, nonostante l'applicazione tattica, non riesca a determinare come potrebbe sotto porta. Contro il Bari, ha almeno due occasioni estremamente interessanti per colpire a rete e altre situazioni offensive dove non pare farsi trovare reattivo. Con il risultato di rimanere personalmente a bocca asciutta e di non rendere più semplice il finale di gara del suo Venezia.

1) SCHINGTIENNE

Un gol annullato dopo 6' minuti di gioco, un assist per Duncan in occasione del gol del 2-1, eppure la prestazione di Schingtienne contro il Bari appare tutt'altro che convincente. Qualche noia fisica durante la preparazione estiva, potrebbe in parte giudicare questo primissimo rendimento di un giocatore che, alla seconda stagione in arancioneroverde, ha formato la difesa titolare in Serie A degli arancioneroverdi nel corso della seconda parte d'annata. Il belga, nel corso della partita, così come fatto in passato, alterna qualche buono chiusura difensiva, così come una buona gamba, a delle difficoltà nei duelli difensivi.

In occasione del gol del pareggio del Bari, fa parte della combriccola di giocatori del Venezia rei di farsi sorprendere dall'asse Dorval-Braunoder mentre nella ripresa è Rao a pungere pericolosamente dalle sue parti. Anche palla al piede non appare molto sicuro della giocata, dimostrandosi ancora grezzo in costruzione. Difetti che è chiamato a limare prima possibile.