Reyer, Pasa: "Abbiamo un grande gruppo: vogliamo competere ad alto livello anche in Eurolega"

La Reyer Venezia femminile ha presentato Francesca Pasa e Ivana Dojkic, due nuove ragazze a disposizione di coach Andrea Mazzon. Francesca Pasa, playmaker italiana classe 2000, ha già vissuto esperenze ad alto livello, due stagioni in Eurolega con la Virtus Bologna e l'esperienza in Eurocup della scorsa stagione con l' Asvel in Francia.
Le prime dichiarazioni in maglia orogranata di Francesca Pasa:
“Sensazioni positive, si vede che comunque è un gruppo che è abituato già a giocare insieme, almeno questo è quello che sento io; poi ovviamente conoscevo già le mie compagne perché giochiamo insieme in nazionale. Nel mio passato ho anche giocato tre anni a Bologna e diciamo che sicuramente l'ambiente è nuovo, però è come se fossi qui con loro da più tempo. Come primo impatto, è una cosa positiva perché comunque integrarsi velocemente ti permette di iniziare bene la stagione e ti aiuta poi a costruire qualcosa, quindi sensazioni positive.”
Dopo gli anni insieme a Bologna vi ritrovate qui alla Reyer, cosa vi ha spinto ad accettare l'offerta della Reyer?
"Beh, io dopo l'esperienza in Francia comunque credo di essere maturata tanto e sicuramente mi ha fatto crescere sotto diversi aspetti. Quindi poi quando è arrivata la chiamata della Reyer. Come ha detto Ivana, è un club ambizioso, è un club che si porta dietro una storia importante, quindi penso che non ci sia bisogno di pensarci due volte ad accettare, insomma di venire qua. E adesso che siamo arrivati, appunto, che possiamo vivere in prima persona quello che è insomma la storia di questo club. Adesso che lo vivo in prima persona, posso confermare che è così perché si capisce già da subito che ci sono intorno tantissime persone che ci tengono e che fanno di tutto per noi, insomma che sono disponibili. E quindi ecco, per me il fatto di tornare in Italia e venire a Venezia, che secondo me. Se fai la somma di tutto ciò e aggiungi che è uno dei top club in Italia in questo momento e sicuramente può competere anche in Europa. Diciamo che è stata una scelta facile".
Arrivi a Venezia con una medaglia di Bronzo Europea al collo. Qui alla Reyer ritrovi tante compagne di nazionale. Questa conoscenza e l’energia della medaglia cosa può darvi in più nella gestione della stagione?
"L'esperienza con la nazionale di quest'estate, che poi appunto si è conclusa con il bronzo, secondo me ci ha dato tanta consapevolezza. Appunto, siamo 5 ragazze che adesso siamo qui, che abbiamo passato l'estate insieme. Secondo me arrivare fino in fondo e poi portare anche a casa, insomma un risultato così importante portare a casa la medaglia ti dà tanta consapevolezza nei tuoi mezzi. Poi è stato importante anche per il movimento, perché alla fine è importante anche quello della visibilità che abbiamo avuto. Insomma, ci siamo confrontate alla fine con le migliori squadre d'Europa perché siamo arrivate proprio fino alla fine. Anzi direi a un passo da potercela giocare anche per l’oro. Dunque, competere contro le migliori squadre europee, le migliori giocatrici europee, insomma, ti dà veramente consapevolezza dei tuoi mezzi, e poi quando torni a giocare per la tua squadra di club, vuoi sicuramente portare quello che hai fatto in nazionale".
Nell’ultima stagione hai giocato in Francia, cosa ti porti da questa esperienza?
"Il Campionato francese è sicuramente più competitivo, c'è più fisicità ed è più veloce. Il livello di tutte le squadre è più alto, diciamo che anche la prima in classifica può perdere contro l'ultima. Quindi la competitività e l'impegno devi veramente metterli in ogni partita. Chiaro che poi vale lo stesso anche qua, però diciamo che il livello del cambio del campionato essendo più alto ti fa sicuramente ti fa scoprire lati di te che in realtà non conoscevi. Ad ogni partita ti trovi ad affrontare una fisicità e una velocità di gioco che lì è maggiori. Per quanto riguarda diciamo un po' più la lettura del gioco, sono sicuramente più sicura dei miei mezzi perché, quando vai fuori dall'Italia, sei tu la straniera della situazione. E quindi come quando loro vengono da noi e si affidano a noi, diciamo io mi sono affidata a loro. Poi ovvio che la squadra è un tutt'uno, c'è un nucleo intorno, però diciamo che si tratta di prendersi maggiori responsabilità che magari prima di andare in Francia era una cosa che mi tirava un po' indietro e invece adesso diciamo che ho imparato anche questo".
Guardando alla tua carriera, ogni anno hai sempre fatto uno step più in alto. Cosa pensi e cosa ti aspetti di questa stagione? Considerando che hai in squadra tante compagne forti
"L'obiettivo principale, che alla fine è anche quello più vicino a noi è sicuramente quello di qualificarsi per l’Eurolega. Per me non è un'opzione, è una cosa a cui tengo veramente dopo l'esperienza l'anno scorso in Eurocup. Tra Eurolega ed Eurocup c'è una grande differenza, quindi per me tornare a giocare in Eurolega è sicuramente l'obiettivo principale. Poi lì secondo me, una volta qualificate potremmo fare tante cose perché siamo un gruppo molto coeso. Partiamo da una base che è forte. Quindi, una volta qualificate, ovviamente ci sarà da sviluppare gli aspetti tecnici, ma quello là insomma ci sarà modo di lavorare, però vogliamo competere alla pari contro qualsiasi avversario che troveremo in Eurolega. Per quanto riguarda il campionato italiano Venezia e Schio sono sicuramente tra le due squadre più forti, e con maggiori risorse e quindi cercheremo di vincere. Alla fine giochiamo per questo e bisogna vincere. Diciamo che io in carriera non ho vinto tanto, anzi quasi niente nella mia carriera, e quindi vincere sarà il mio l'obiettivo".