E' un VeneziaMestre disastroso. Adesso basta!

29.10.2022 19:56 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
E' un VeneziaMestre disastroso. Adesso basta!

Maggio 2021, il VeneziaMestre è in serie a. Il trionfale cammino intrapreso da un gruppo di ragazzi fantastici, allenati da un uomo vero ed innamorato della piazza, assemblati da una serie di veneziani doc, culmina col successo sul Cittadella nella finale playoff che fa piombare la città in un delirio catartico, pura magia. Passano pochi, entusiasmanti, giorni di festa e da oltreoceano arriva come un fulmine a ciel sereno il nuovo piano industriale. Si cambia. La priorità non sarà più il terreno di gioco, il progetto tecnico può essere accantonato ora che abbiamo raggiunto la luccicante vetrina del grande calcio. Ora si deve spingere sul marketing, adesso è il momento di raccogliere i frutti dell’investimento a stelle e strisce, ora bisogna vendere Venezia nel mondo. Si certo, i tifosi all’inizio non capiranno, ma vedrete, le proteste dureranno poco, a chi vuoi che importi se l’oronero vende di più, chi vuoi che si arrabbi se iniziamo a prendere scarti dei peggiori campionati del mondo, vi abbiamo regalato la serie a, e soprattutto non c’è la fila di gente pronta a sostituirci. E bravo Duncan, avevi ragione. Qualche striscione, qualche fischio, un po’ di rumore, ma poi c’è il Penzo tirato a lucido, la Juve, il Milan, l’Inter.. e quando ci ricapita? Così è persino accettabile che il direttore del marketing insulti gli stessi tifosi nei social, sembra la normalità che la società Venezia Fc ed il relativo sito appaiano come una boutique di moda, in pochi si accorgono di come piano piano il calcio giocato sfumi nei meccanismi di logiche di puro merchandising, con direttore sportivo e tecnico sempre più disarmati e depotenziati davanti ai diktat di un presidente che gioca a fare sport.

Si piomba così nei mesi più bui, la squadra si sfalda come neve al sole, i tifosi iniziano a capire l’aria che tira, ma ancora è presto, c’è tempo, c’è un mister a cui addossare la colpa, questo maledetto possesso dal basso, la difesa a quattro, vedrete come cambieranno le cose adesso, “abbiamo compreso gli errori”, “miglioreremo il prodotto”. E se avete ancora da lamentarvi sai che si fa? Vi si tappa la bocca, silenzio radio sui social e guai a chi critica. Beh non c’è che dire, ottimo lavoro ragazzi. Chi l’avrebbe mai detto in fondo che un trio di ragazzi alla prima esperienza sarebbero stati in difficoltà nel ricostruire una squadra da zero (di cui nessuno dei tre avrebbe l’abilitazione per farlo, tra l’altro)? Chi avrebbe mai potuto immaginare che dopo aver fatto la guerra ai supporter unionisti lo stadio si sarebbe svuotato di gente e passione?

E così eccoci qua, ad ammirare la peggior partita di calcio che io ricordi da parecchio tempo. Un accozzaglia di giocatori senza arte né parte, incapaci di comunicare tra di loro per le (guarda un po’) enormi differenze linguistiche e culturali, svuotati di quel minimo di autostima che almeno ti porterebbe ad un minimo di reazione, condotti da un allenatore la cui colpa più grande è sicuramente quella di aver scelto una piazza allo sbando, “gestita” da un padre padrone che di calcio capisce più o meno quanto il sottoscritto di fisica nucleare. Ma la fortuna, ancora una volta, è che a Venezia siamo abituati a vederci svenduto il futuro, ogni cosa ha il suo prezzo sopra questi masegni. Per cui non c’è nemmeno più la voglia di una vera contestazione, si boccheggia nell’apatia più totale, cercando di trattenere tra le dita quegli ultimi aneliti di passione, per poi scoprire che tra le mani non è rimasto proprio più nulla. Mi domando perché ho perso un pomeriggio a guardare questa merda, un branco di uomini a cui evidentemente non interessa assolutamente nulla di questo club, vestiti come un cioccolatino e che son scesi in campo con l’unico scopo di provocare un cambio alla guida tecnica, come fosse quello il problema più impellente. Beh almeno un obiettivo l’avete centrato. Ma a me piacerebbe che il signor presidente ci spiegasse cosa intendeva quando a maggio licenziò Collauto e chiunque gli fosse vicino dichiarando che il nuovo ds sarebbe stato esperto, così come il mister. Con quali meriti sono stati promossi Menta, Donati e Molinaro a capo del settore calciomercato, con quale giustificazione non si caccia a pedate Philipakos che nonostante tutto continua a trovare il tempo per sbeffeggiarci sulle pagine instagram. Con che logica si continua ad ignorare uno stadio sempre più desolante ed una campagna abbonamenti vergognosa?

Signor Niederauer, credo che lei abbia di sicuro tantissime doti, ma non quella di scegliere i propri collaboratori, e questa è una colpa immensa. Soprattutto quando si fatica a rendersene conto. Se è questo il vostro progetto, grazie, come accettato. Ma vorremmo altro.

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