Il VeneziaMestre non sfigura nemmeno a Cremona

17.10.2020 16:27 di Manuel Listuzzi   vedi letture
Il VeneziaMestre non sfigura nemmeno a Cremona

Continuità e convinzione. Sono queste le due cose che al momento mancano ad un VeneziaMestre che anche a Cremona ha fatto vedere limiti e potenzialità in egual misura. Una prima frazione preoccupante è stata ampiamente ripagata da un secondo tempo di livello, seppur carente di quelle giocate che alla fine fanno la differenza tra un punto e tre.

L’idea tattica di Zanetti inizia a farsi chiara e definita con una squadra che prova a far uscire gli avversari attraverso il palleggio per poi colpire attraverso soluzioni diverse come le incursioni sulle fasce e le verticalizzazioni verso il trequartista. Ed è qui che ancora una volta si palesano i problemi di un gioco che è imprescindibile da un fantasista di spessore, e quando manca come è successo questo pomeriggio si trova parecchia difficoltà a pungere. E’ toccato a Capello il compito di svariare tra le linee ma la prestazione non è stata certamente indimenticabile; troppi gli errori di controllo, così come quelli di rifinitura. Ed è un peccato perché quando la palla è girata con ritmo e velocità gli arancioneroverdi hanno dato la sensazione di poter far male ai padroni di casa, ma ancora una volta è mancata quell’ultima idea capace di scardinare lo scudo lombardo. Tre giocatori hanno impressionato sul terreno dello Zini: un Modolo imperioso ed autoritario, semplicemente impeccabile ed in questa occasione finanche leader e trascinatore delle retrovie; Vacca Jr, lanciato un po’ a sorpresa nella linea mediana e protagonista di ogni azione lagunare, sempre pronto ad aiutare i compagni ed esteticamente sublime; Mazzocchi che seppur in difficoltà nella prima frazione nel superare il diretto avversario ha palesato una condizione fisica straripante ed una lucidità mentale invidiabile. A fare da contraltare però oltre al già citato Capello c’è un’altra dolorosa bocciatura, quella di un Taugordeau dal quale ci si aspetta decisamente maggior personalità e coraggio; troppo spesso nascosto dal vivo del gioco ed a tratti troppo pavido nel cambio di campo, non è riuscito a far aumentare il ritmo alla squadra, una cosa in cui il subentrato Fiordilino ha mostrato maggior attitudine. Ancora indietro di condizione Crnigoj e Forte che tuttavia hanno lasciato intravedere strappi importanti, il primo come fisico e potenza a centrocampo, il secondo per capacità di attaccare l’area di rigore, vero grande tallone d’achille del vecchio VeneziaMestre. Da rivedere anche Johnsen, che non è incappato nel suo pomeriggio migliore e che sembra dover ancora imparare a gestire le diverse fasi del match, così come l’intesa con i compagni ed il calcio italiano in genere, ma che lascia una forte sensazione di talento e potenziale. Può essere lui l’arma in più di questa squadra, una volta pulita la manovra da quegli errori tecnici che non ci si aspetta da giocatori di tale livello. E’ indubbiamente mancata in quel di Cremona la spinta di Maleh e Felicioli, ma si torna a casa con un buon punto su un campo non certo semplicissimo. La reazione dopo un brutto primo tempo c’è stata, evidente la scossa di un mister che i ragazzi sembrano seguire con impegno. La strada è quella corretta, le facce quelle giuste. Abbiamo davanti a noi una stagione lunga e promettente, avanti così ragazzi!

Avanti Unione!