E' questo il VeneziaMestre?

15.12.2019 12:52 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
E' questo il VeneziaMestre?

E’ un pareggio preoccupante, inutile nasconderlo. Quando domini per novanta minuti, schiacci gli avversari nella propria area di rigore, crei diverse occasioni, passi in superiorità numerica e ti spegni, le sensazioni non possono essere grandiose. Il senso di frustrazione del post Spezia è lo stesso già vissuto in diverse circostanze in questa stagione, ma la differenza sta proprio in quegli ultimi venticinque minuti quando il VeneziaMestre, letteralmente obbligato a segnare, ha dimostrato tutta la propria sterilità e mancanza di freddezza.

Si è detto che fuori casa questa squadra sappia mostrare il suo lato migliore, probabilmente perché ancora incapace di colpire difese serrate a protezione degli ultimi venti minuti. Eppure non è che l’atmosfera del Penzo ieri sembrasse poi così diversa da quando si gioca lontano dalle “mura amiche”. Pubblico ai minimi storici, entusiasmo ormai sepolto sotto le faide interne alla curva. I due gruppi che comandano la sud ogni settimana più esigui e spenti, complici di uno spettacolo che solo un anno e mezzo fa ci rendeva orgogliosi di quel muro tornato vicino ai fasti del passato. Ed ora? E’ questa l’immagine del VeneziaMestre in Italia, è questo che veramente volete mostrare, di fratelli divisi da gerarchie, illazioni, rancori, beghe giudiziarie e alterigia? Veramente la cosa più importante è coerenza e mentalità se poi tutto il paese si fa beffe di noi e persino in terraferma si è persa la volontà di dimostrarsi unica vera realtà cittadina a vantaggio dei “puri mestrini” che dalla Oberdan ci insultano ogni domenica? Non criticherò mai chi, come me, viaggia, soffre, spende per portare ovunque i nostri colori, mi chiedo solamente se valga la pena trovare sempre un nemico, se il bene della curva sud non debba essere rimesso al centro, se non vada cercato un compromesso in ogni modo possibile. Perché la situazione è arrivata al punto limite ed io mi sentirei piuttosto male al pensiero di esser stato complice dell’ennesimo fallimento societario..

Tornando al match c’è ben poco da aggiungere. Il VeneziaMestre trascinato da un ottimo Vacca governa la partita contro un avversario che veniva da un grande periodo e con alti obiettivi di classifica. La scelta delle due punte veloci aiuta gli arancioneroverdi a cercare maggiormente la profondità rispetto al solito e le sgroppate di un Di Mariano in crescita creano diversi problemi alla retroguardia bianconera. L’esordio di Lakicevic è di livello, dimostrando la profondità della rosa. Il secondo tempo è quasi rabbioso degli uomini di Dionisi, che nel momento migliore si ritrovano anche con l’uomo in più. Ma è proprio da quel momento che qualcosa s’inceppa. Il tecnico toscano ritarda probabilmente di qualche minuto l’ingresso del puntero, ma l’uscita di Vacca sembra far perdere gli equilibri e l’ordine ai padroni di casa. Iniziano a piovere palloni, si cerca la giocata al limite dell’area ma sembra tutto abbastanza casuale; i movimenti delle punte non sono coordinati, le sovrapposizioni contro la difesa schierata non danno risultati. E lo Spezia non fatica più di tanto ad uscire con un punto, generoso, da Sant’Elena.

E’ un punto grigio, un umore grigio di un periodo grigio. Per ritrovare l’entusiasmo, sognare un futuro diverso e tornare a divertirsi c’è bisogno di tutti. Dal presidente che potrebbe annunciare nuovi soci in settimana, alla squadra che necessita consapevolezza e convinzione, ad un popolo unionista che vorrebbe tornare allo stadio per svagarsi, magari soffrendo, ma nel nome di una passione che ci unisce tutti.

Avanti Unione!