Ora non ci resta che scavare

27.04.2022 14:36 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Ora non ci resta che scavare
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Pensavamo che ci fosse un limite all’arroganza, un freno alla falsità, un velo seppur sottilissimo, di rispetto per questa città ed il suo popolo. Tutto questo è stato spazzato via in una mattinata, dove la società americana ha finalmente mostrato il suo vero volto: quello di chi non accetta critiche, non conosce biasimo, quello di chi non ha nemmeno una lontana percezione della parola “umiltà”. Pochi giorni fa la tifoseria si è apertamente schierata e questo è bastato per distruggere ciò che fino a pochi giorni fa il presidentissimo chiamava “famiglia”. Serviva trovare il capro espiatorio adesso che la gente aveva iniziato a capire il giochetto, e se c’è da scegliere tra un americano che ha toppato ogni scelta da quando è arrivato e un allenatore veneto idolo della tifoseria, chi meglio di un mister che viene da una serie infinita di sconfitte…? Tutto giusto, scelta che ci può stare, ma non serve essere dei geni del male per farsi salire i dubbi quantomeno sul tempismo.. a pochi giorni da una trasferta proibitiva, a poche giornate dal termine e con la serie b praticamente inevitabile, tre giorni dopo i cori d’amore della sud. Se il problema era Zanetti perché non esonerarlo a febbraio quando era lapalissiano di come qualcosa si fosse rotto? E perché fargli firmare in estate un contratto lunghissimo come simbolo di una fiducia illimitata che evidentemente, ancorché logicamente, sarebbe andata al di là di una retrocessione? Avete lasciato il mister completamente da solo per mesi a metterci la faccia, siete spariti comunicando esclusivamente a colpi di post, peraltro inutili e fastidiosamente retorici. Avete persino negato al mister di far sedere il suo braccio destro Mattia Collauto in panchina al suo fianco nonostante la diretta richiesta, e l’unica motivazione plausibile a questo ennesimo atto insensato è che a voi non piace essere messi in secondo piano, voi dovete avere la luce dei riflettori addosso, almeno quando le cose vanno bene, sia inteso. Collauto che l’anno scorso ha vinto il premio come miglior Ds della categoria, ma guarda caso nemmeno ve ne siete accorti, negandogli la soddisfazione persino di un commento sul sito ufficiale, stessa cosa accaduta per Cardinaletti poche settimane fa.

Ma a Mister Zanetti non dovevate farlo, colui che era entrato così in profondità nei cuori di questa curva non meritava di pagare per i vostri fallimenti. Siamo arrivati quasi alla fine di questa terribile stagione e lui stava ancora lì, saldo al comando di una nave (o bagnarola..) che affonda e l’unica speranza del popolo unionista era almeno quella di poterlo rivedere la prossima annata allo stesso posto, perlomeno per ciò che ci aveva regalato in serie b. La fortuna di vivere il calcio in questo paese, ed in particolare in questa città, è che le persone si conoscono, le voci girano, e la verità verrà fuori. Il legame di Zanetti con la tifoseria è così forte che con questa decisione non avete fatto altro che allargare la distanza tra noi e voi. Alle prime critiche dei tifosi questa estate sulla questione delle maglie avete risposto con un elegantissimo quanto empatico “se non vi piace non compratele”, ora dopo i messaggi d’amore di un popolo arancioneroverde stremato da questa assurda stagione avete regalato l’esonero dell’amato solamente poche ore dopo. Cos’altro vi resta da fare per dimostrare il vostro disprezzo per la tifoseria di cui teoricamente dovreste condividere le sorti? In pochi mesi ci avete tolto i colori dalle maglie, il logo dal petto, ci avete inondato di gadget che fanno vergognare i grafici di mezzo paese, oggi avete esonerato contro ogni volere l’allenatore più apprezzato degli ultimi vent’anni, tra pochissimo è inesorabile come saluteranno gli ultimi veneziani rimasti nei posti di comando e finalmente potrete continuare con questo progetto fatto di acquisti a caso e rivendite al minimo accenno di guadagno. Sempre che la città ve lo permetta, perché stavolta avete veramente toccato il fondo.

Ora e sempre Paolo Zanetti. Grazie di tutto mister. Anche per averci fatto capire con chi abbiamo a che fare. Non ti dimenticheremo mai.