Un pareggio che non fa male per il VeneziaMestre

27.08.2023 00:48 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Un pareggio che non fa male per il VeneziaMestre

Ci sono pareggi.. e pareggi. Quelli che ti fanno tirare un sospiro di sollievo, quelli che deprimono, quelli che ti fanno bestemmiare per due punti buttati. E poi ci sono quelli come VeneziaMestre-Cosenza, in cui si esce un pochino delusi per i due punti mancati, per le occasioni gettate, per l’incubo che possano alla fine risultare decisivi, ma che in fondo ti lasciano quel senso di positività di cui avevamo tanto bisogno.

E’ un Unione che piace, infatti, per la voglia di vincere in primis, e per la sensazione di superiorità che per la seconda partita di fila traspare nelle giocate degli arancioneroverdi. Non è bastata per portare a casa tre punti che ci avrebbero lanciato, senza falsa modestia, tra le favorite di questo torneo. Ma sarà l’aria che si respira usciti dai cancelli della sud,  sarà per quell’atmosfera di entusiasmo ed ottimismo che si è percepita per tutto il match, o sarà semplicemente perché credere nel successo è tutto ciò che ci rende umani, che per una volta la delusione dei due legni e della clamorosa occasione finale ci appaiono come banali incidenti di percorso verso un destino di cui vogliamo, o dobbiamo, essere protagonisti. Ci siamo divertiti, o sbaglio? Abbiamo visto una squadra che combatte su ogni pallone, costantemente concentrata, presente, viva. Nonostante la temperatura africana ed un avversario ben messo in campo e che farà una grande figura nel corso della stagione, i ragazzi di Vanoli hanno saputo interpretare una gara di livello, ordinata, a tratti feroce. E’ mancata la concretezza nell’ultimo passaggio, la cattiveria nel momento giusto, un pizzico di fortuna nelle rare occasioni avversarie, ma alla seconda di campionato sono peccati tutto sommato redimibili se letti nel modo giusto. Ed oggi ci piace leggerli con l’occhio di un tifoso che ammira un progetto, un’idea di calcio, un futuro che sembra pian piano avvicinarsi. E sono altresì sicuro che piaccia a questa società un ambiente del genere, con una curva piena di ragazzi e bambini che iniziano a scoprire quanto sia bello amare questi colori ed essere orgogliosi della propria città. E spero che anche il nostro bomber capisca quanto sia speciale lottare per questo popolo così complicato, variegato, unico; pochi giorni alla fine del mercato.. se questa sarà la nostra rosa ho la sensazione che ci divertiremo ancora.. e per quale cifra varrebbe la pena privarsene..?

Perché in una categoria talmente ambigua la compattezza dei reparti diventa fondamentale, e se Idzes continua a dimostrarsi una garanzia in continua crescita, se i terzini spingono con qualità e ritmo, se il centrocampo domina ancora una volta nonostante gli errori sanguinosi di Tessman, e la gara sottotono di Ellertson, quando Busio conferma le buone sensazioni dell’esordio, se davanti Poja è una minaccia costante mentre Pierini vola sulle ali dell’entusiasmo e Johnsen appare ad un passetto dallo spiccare il volo, allora non sorgono motivi per cui, finalmente, non possiamo almeno sognare. Certo, c’è ancora da lavorare, e parecchio. Mantenere per tutta la stagione un tale livello fisico in cui si triplicava l’avversario a tempo scaduto, non sarà semplice. Pulire quel briciolo di supponenza ed autocompiacimento che ci ha precluso diverse occasioni da rete sarà la chiave, insieme a quella voglia di vincere che il mister incarna ad ogni respiro. Se i ragazzi crederanno in lui, se la società coronerà questo mercato riuscendo a mantenere tutti i pezzi pregiati, se la tifoseria manterrà le promesse intraviste finora e se la città spingerà questi ragazzi fino alla fine, beh.. fossi in voi mi metterei comodo e mi vestirei di arancioneroverde da testa a piedi…

Per cui.. tutti a Genova, chi con la voce, chi con il cuore. La nostra gente merita di ricordarsi grande. La nostra storia la scriveremo noi e la tramanderemo per sempre. VeneziaMestre si sta allargando, la passione cresce di settimana in settimana. Abbiamo tutti bisogno di credere in qualcosa, di riscoprire ciò che ci rende simili, stanchi delle divisioni e dei muri. Ed io credo che sentirsi veneziani, mestrini, amare l’Unione, sia il modo migliore per farlo. Un passo alla volta..

Avanti Unione!