C'è ancora strada da fare per il VeneziaMestre

11.12.2020 22:35 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
C'è ancora strada da fare per il VeneziaMestre

Eh vabbè. Inutile nasconderlo. Ci aspettavamo un’altra partita, o meglio, un altro secondo tempo. E’ una battuta d’arresto che fa dubitare, fa vacillare le certezze, o forse le speranze che avevamo in questa squadra. Legittimo chiedersi se lo straordinario inizio di stagione abbia dopato la nostra voglia di grande Unione. Ma la sensazione che filtro in mezzo all’amarezza di questa sconfitta, è sempre la stessa: siamo una squadra. Questa sera fragile, confusa e stanca, ma comunque una squadra. E nel percorso di crescita di questi ragazzi una serata come questa può capitare, specialmente quando le riserve fisiche sembrano più scariche. A mio modesto parere abbiamo affrontato una squadra di un potenziale totalmente fuori scala per la categoria; un team in netta crescita che è apparso al punto di svolta della stagione. Il Monza ha sofferto nella prima frazione, ma ha mantenuto una tale prepotenza fisica (e troppo spesso concessa dal direttore di gara..) che ha sfiancato la mediana arancioneroverde. Ogni nostra ripartenza è stata fermata con l’esperienza dei lombardi, facendo sorgere i primi dubbi alla strategia lagunare. Nonostante un inizio deciso e concreto, i ragazzi di Zanetti hanno incontrato due grossi problemi tattici; primo la marcatura di Mazzocchi, tenuto a bada per tutto il match dalla grinta e la spinta di un perfetto Carlos Augusto. Secondo la deludente partita di un Aramu fuori ritmo ed incapace di regalare alla squadra quelle soluzioni centrali di cui avrebbe necessitato. Ed in una serie b equilibrata ed ardua come questa, riuscire a trovare le alternative giuste ad una manovra che gli avversari iniziavano a leggere, sarà la chiave di volta per mantenersi in posizioni di prestigio.

E’ mancata precisione e convinzione, gli arancioneroverdi si sono fatti spaventare dall’aggressività biancorossa concedendo campo e pallone. A decidere il match una rete fortunosa, ma la sensazione era quella di un Monza che avesse cambiato nell’intervallo l’inerzia della sfida. Troppi giocatori al di sotto del loro livello nel VeneziaMestre, a cominciare da un Maleh tornato allo smarrimento che alle volte lo accompagnava ed arrivando a Forte che questa sera non ha trovato spazi nè idee. Volitivo ma troppo leggero Di Mariano, elegante ma poco ficcante Vacca, poco convincenti sia Cremonesi che Molinaro. Male questa volta anche l’approccio dei subentrati, mai protagonisti di una giocata decisiva.

Ma è proprio la consapevolezza di poter dare molto ma molto di più dal punto di vista personale, che cresce la speranza di poter avere una formazione di livello. E’ in un primo tempo giocato a tutta gamba che s’insinua il sogno di un VeneziaMestre che proprio da queste partite possa capire le doti fondamentali di una squadra che ambisce al vertice.

Me ne vado a letto triste ma sereno, poiché la forza di un gruppo si vede proprio nei momenti di difficoltà, ed ho la certezza che da un momento del genere uscirà un’Unione ancora più forte.

Avanti Unione!