L’ultima azione di Sudtirol-Venezia: il nuovo Venezia di Javorcic

Sembra un banale autogoal, sembra solo un colpo di fortuna, ma dietro l'ultima azione di Sudtirol-Venezia c'è molto di più...
26.08.2022 18:03 di Davide Turco   vedi letture
L’ultima azione di Sudtirol-Venezia: il nuovo Venezia di Javorcic
© foto di veneziafc.it

Joronen, Wisniewski, Pohjanpalo, Cuisance, De Vries, Haps, Crnigoj, Tessman, Zampano, Haps, De Vries.

No, non è la prossima formazione del Venezia, bensì tutti i giocatori che hanno toccato palla prima dell’autogoal di Curto al 95esimo di SudTirol – Venezia.

10 passaggi, 11 tocchi, poi la gioia.

In questa azione possiamo ritrovare quella che è la filosofia di Javorcic, quella ricerca di identità e di controllo del gioco in ogni fase della partita. E allora anche al 94esimo, anche all’ultima azione della partita, anche sotto assedio e alla disperata ricerca del goal vittoria, la palla non si butta. Un solo lancio lungo, ad inizio azione, per la testa di Pohjanpalo. Poi, preso campo ed arrivati al limite dell’area avversaria, una serie interminabile di passaggi, tutti ravvicinati e alla ricerca di quello spazio che, solo così, avresti potuto trovare contro una squadra che, legittimamente, stava difendendo in undici il primo storico punto in serie B. Infine la fortuna, sì anche quella. La stessa fortuna che da quel Venezia-Verona di quasi un anno fa sembrava essersi scordata di noi, e che finalmente sembra ritornare dalla nostra parte. Ma non solo quella, appunto. Perché quell’ultima azione va costruita, perché nessuno ha pensato di buttare una palla in mezzo tanto per buttarla, perché dentro l’area del Sudtirol eravamo in sei e la palla di De Vries è forte e tesa. Così arriva finalmente la prima gioia per i numerosi, colorati e compatti tifosi veneziani, che per 90 minuti non hanno mai smesso di crederci e di riempire di cori un altrimenti silenzioso stadio Druso.

Identità, consapevolezza delle proprie qualità tecniche e controllo del gioco. Questo è il nuovo Venezia di Ivan Javorcic.