Il momento giusto per essere Unionisti

04.07.2023 12:00 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
Il momento giusto per essere Unionisti

Basterebbe la diapositiva del settore ospiti del Tardini in quell’ultima, palpitante, giornata di campionato. Oppure le gradinate che dondolavano sotto ai nostri piedi, immersi in un entusiasmo dilagante dopo il poker agli amici modenesi. Ma in fondo, per chi ha fatto del Penzo casa sua, o per chi lo ha scoperto da poco, è chiarissimo quanto naturale come sia sufficiente un abbraccio con gli amici dopo un gol per non poterne più fare a meno. È quel senso di fratellanza, quell’unità che trascina a forza, sono quei brividi che passano da schiena a schiena, vibranti come fossimo una creatura indivisibile.

Il cuore di un intero popolo batte all’unisono su quelle tribune, dalle terre del Piave fino ai confini condivisi con i cugini artigiani della terra, dalla battigia delle spiagge Jesolane fino alla piazza viva di Mirano, quella maglia divisa a metà dalla storia di una terraferma orgogliosa e di una città leggenda dell’umanità ci rende parte concreta e reale di un popolo unico e meraviglioso, naturale prosecuzione di una, anzi due, storie centenarie.

È il momento di rispondere presente, di riscoprire la passione per una squadra che accompagna i nostri sogni, ed i nostri incubi, fin dalla prima volta che la mano dei nostri vecchi stringeva la nostra  facendoci attraversare quel ponticello di Sant’Elena. È arrivata l’ora di dimostrare quanto il VeneziaMestre sia amore, rabbia, gioia e frustrazione, e quanto conti vivere quel momento in cui tutto si ferma, ogni cosa si dimentica, ciò che rimarrà allora sarà solo quel maledetto prato verde e quel pallone. Facciamo vedere cosa significa tifare arancioneroverde, torniamo a far ruggire quella curva. Abboniamoci e portiamo questi ragazzi ad una nuova stagione indimenticabile!

Avanti Unione!