L'agonia è finita per il VeneziaMestre

05.05.2022 20:30 di  Manuel Listuzzi   vedi letture
L'agonia è finita per il VeneziaMestre

Non ho l’arroganza di raccontare la verità, per cui vi spiegherò la mia, di verità. E la verità è che questa squadra senza Paolo Zanetti avrebbe otto punti in classifica. La verità è che chi ha costruito questo  disastro, sventrando il capolavoro dell’anno passato, dovrebbe dimettersi questa sera stessa. La verità è che il presidente dovrebbe presentarsi ad una vera conferenza stampa e farsi intervistare realmente, ammettendo una volta per tutte che la sua idea di “famiglia” è quantomeno ambigua, a meno che non si riferisca ad una di quelle settecentesche dove, al contrario della situazione attuale,  il padre padrone si assumeva però la responsabilità di tutto ciò che aveva scelto. La verità è che tutte le decisioni prese dalla società negli ultimi dieci mesi si sono rivelate un fallimento totale; dalla gestione terrificante e precaria del mercato, al caos sulle maglie e sulle pagine social, alla vergognosa e vigliacca decisione di scaricare sull’autore numero uno della promozione ogni colpa, esonerandolo in modo folle a cinque partite dal termine. La verità è che non Collauto, non Poggi, non Zanetti e forse nemmeno Menta, hanno bloccato i trasferimenti, già conclusi, di gente come Caprari, Pellegrini, Maleh, e paradossalmente Verdi. Questi erano i nomi su cui si voleva completare una squadra probabilmente scarna, ma sicuramente unita. Magari non avrebbero fatto questa differenza epocale, ma almeno avremmo mantenuto un’anima, fattore che la Salernitana ci ha dimostrato essere decisivo in questa mediocrità di torneo. Dieci mesi fa siamo andati in paradiso grazie ad un gruppo granitico, non solo in campo, ma dietro la scrivania. Il lavoro di Lupo nella stagione targata Dionisi aveva gettato le basi per la saggia, pesante e decisiva rifinitura del duo veneziano, mentre il delfino di Niederauer, Alex Menta, insieme a Speggiorin hanno saputo scovare giocatori efficaci ed adatti alla nuova filosofia zanettiana. Ma non bastava, siamo il Venezia Fc e dobbiamo innovare, cambiare il calcio e perché no, magari tutta la mentalità del calcio italiano. Ed invece dopo 125 anni di questo sport in questo paese, esiste un motivo per cui le cose vanno fatte in un certo modo. C’è un motivo se si vince una cadetteria con tale classe, disegnando calcio, entusiasmando una piazza freddina e per giunta relegata sui divani di casa. C’è una spiegazione se i tifosi protestano per delle magliette che calpestano l’identità e la storia. E questa sera avete avuto la possibilità di ricalcare con precisione ciò che andava fatto; ovvero armarsi della propria gente, scommettere sul proprio progetto, trovare il mix giusto tra esperienza e scommesse, elevare il proprio condottiero a trascinatore della folla, continuare a tracciare i binari dell’entusiasmo che in alcune piazze sa letteralmente vincere le partite. Ed invece avete scelto di tapparvi gli occhi e le orecchie, di farvi coinvolgere nei freddi numeri di un bilancio che non vi aspettavate così presto, riducendo budget e libertà di manovra a chi avrebbe dovuto assecondare il vostro mediocre progetto, e che ora finalmente ha deciso di spiegarci come stanno le cose. Ci avete donato una delle stagioni più indimenticabili di sempre, e l’anno successivo ci avere reso una barzelletta. Ci avete fatto vergognare dell’apatia della rosa che avete fatto, con giocatori che faticherebbero in serie b. Nemmeno nella sfida decisiva, all’ultima chiamata, questi ragazzi che avete sagacemente scelto sono riusciti a trovare un briciolo di rabbia e di orgoglio. Come avete fatto a non capire che gente come Peretz, Busio, Okereke, Nsame, Ullman, Johnsen non ha nulla a che fare con questo campionato? Come potevate sperare che il solo Ampadu potesse trivellare e far zampillare la grinta di una squadra che semplicemente non ne ha?

Oggi, che è l’ennesimo emblema di una stagione angosciante, si è visto che invertendo i fattori il risultato non cambia. In serie a serve gente da serie a, ed invece siete riusciti a cacciare l’unico elemento di serie a di questa congrega, il mister. E tra poco vi libererete anche degli altri due degni protagonisti di questo palcoscenico, così per prepararsi ad una serie b che avete voluto ad ogni costo.

Vergognatevi.